Mi sembra doveroso dare un piccolo aggiornamento dal punto di vista statistico e numerico rispetto alla situazione attuale!
Preciso, anche se questo non sarebbe necessario, che non parlerò di statistiche rispetto ad infezioni, tasso di mortalità, diffusione delle malattie e ad altre cose che non mi competono e che fino ad ora hanno creato unicamente confusione.
Saltando anche a piè pari l’impatto economico reale che sta colpendo in modo più o meno forte tutti i settori, è necessario analizzare la situazione a livello borsistico e statistico.
Comincio subito con una domanda provocatoria: quale grafico preferisci tra i seguenti?
Qualunque sia stata la tua scelta ora ti fornisco alcuni dati.
Il grafico A si riferisce al periodo storico che va da maggio 2006 a maggio 2007, mentre il grafico B si riferisce al momento storico compreso tra gennaio 2008 e ottobre 2009.
Qui sopra, come potrai vedere, riporto il grafico storico dell’indice mondiale delle borse, dal 2006 al 2020, e cerchiati in rosso vedrai le porzioni di grafico evidenziate sopra.
La prima porzione di grafico cerchiata (grafico A) indica una sezione che presa nei soli 12 mesi tra maggio 2006 e maggio 2007 mostrava un rialzo forte di mercato di circa il 19%.
La seconda porzione di grafico (grafico B), invece, presa sempre nei soli 21 mesi tra gennaio 2008 e ottobre 2009, faceva notare una drastica discesa del mercato di quasi il 35%.
Se però ora guardo da “lontano” questi anni passati e analizzo l’andamento del grafico, tra alti e bassi, dal 2006 al 2020, la performance totale è un +86%.
E di mezzo abbiamo avuto:
- 2008 – crollo delle borse per fallimento Lehman Brothers (mutui subprime)
- 2011 – crisi dei debiti sovrani con spread Italiano che vola a 600 punti e la Grecia che non rimborsa il suo debito
- 2016 – crollo per rallentamento economico cinese e Brexit
- 2018 – crollo per dubbi su crescita utili, debiti delle banche, tenuta dei Governi, ecc
Contestualmente abbiamo avuto la Sars, la Suina, ma prima c’erano state l’Aviaria e altre situazioni delicate.
Quindi, con buone probabilità, possiamo dire che la situazione è delicata, che del domani non abbiamo certezza, che ogni situazione di emergenza porta ad un cambiamento imprevedibile, ma è quasi certo che ci riprenderemo.
L’importante è pazientare, avere nervi saldi, ragionare in maniera pragmatica e concreta ed essere diversificati in tutti i campi.
Se vuoi confrontiamoci, oppure fammi qualche domanda.
Arrivederci al prossimo contatto!
Cordiali saluti,
Mirko Tessari Consulente Finanziario