Stiamo ballando, la borsa sale e scende con ritmi ai quali non ci abitueremo mai.
La discesa di borsa di ieri è stata una delle più veloci e repentine mai viste (per ora) ma c’è anche da dire che i prezzi sono semplicemente tornati ai valori del 2018.
Guardo ai valori del 2018 parlando in maniera generica delle borse mondiali; se guardiamo la Borsa Italiana i valori sono tornati ai livelli del 2016 ma se noi sappiamo di essere ben diversificati della Borsa Italiana ci deve interessare poco…
E’ normale e corretto essere preoccupati ma è assolutamente controindicato andare in panico!
Questi storni sono fisiologici, naturali, succedono e sono già successi.
Servono per riportare alcuni numeri ad un equilibro, magari dopo crescite prolungate e anni di rally azionari.
Ce ne sono già stati in passato, in altri momenti, diversi, per altri motivi, meno repetentini, ma anche più profondi. Basti pensare alla bolla speculativa DotCom del 2001 quando il Nasdaq (l’indice americano che quota principalmente le aziende tecnologiche) ha perso in poco più di un anno circa il 70%.
Eppure anche li, a distanza di anni, siamo tornati ai valori iniziali e sono stati sorpassati; chi avesse investito tutti i propri soldi ai massimi ci avrebbe impiegato ben 15 anni a recuperare quanto investito.
Ma va anche ricordato che chi avesse comprato tutto sui massimi dopo 20 anni, esattamente prima degli storni attuali, avrebbe quasi raddoppiato comunque il capitale investito con una performance quindi di un +80% circa
Ma va aggiunto che anche se non avesse venduto 15 giorni fa e avesse quindi subito completamente gli storni di mercato di questi giorni, avrebbe in ogni caso una performance totale di un +40%.
Questo è il grafico del Nasdaq dal 1990 al 2020
E questo invece è il Dow Jones dal 1990 al 2020
Ma come sappiamo è molto difficile rimanere lucidi in questi momenti e tendiamo a comprare ai massimi e vendere ai minimi; la regola dura del mercato, da non dimenticare, senza mancare di rispetto a nessuno, ci dice che “I mercati finanziari sono un formidabile strumento per trasferire ricchezza dagli impazienti ai pazienti”. L’altra regola, ancora più brutale e cruda, che mi fa male scrivere qui perchè non vorrei fosse fraintesa visto anche il momento delicato sul piano sanitario, è quella che dice che “il momento di comprare è quando il sangue scorre nelle strade” |
Questi momenti quindi sono fatti per farci rivedere i nostri approcci, sopratutto rispetto agli investimenti. Devo ricordare di investire ciò che non mi serve nel brevissimo termine, e se investo nell’azionario, devo investire ciò che non mi deve servire per almeno un medio-lungo termine. Quando investo nell’equity sto acquistando parti aziende; se acquisto aziende con un valore, un contenuto e un business solido, ho un obiettivo di medio-lungo periodo e pazienza, queste aziende in questi momenti possono andare in difficoltà, in affanno, ma continuano ad essere aziende che producono, inventano e vendono. Magari in questo momento sono solo scesi prezzi che erano diventati troppo alti rispetto alle vere valutazioni oppure addirittura i loro prezzi ora sono sottovalutati. Quindi in questo momento, compatibilmente con gli obiettivi di ognuno e con metodo si possono fare degli affari interessanti. |