Quando ti approcci alla gestione dei risparmi in che categoria ti riconosci? Investitore o speculatore?
Questa potrebbe una regola, anzi forse la regola più importante da seguire per non farsi male.
Mi spiego meglio: questo non vuole dire che scegliendo tra i due “profili” non affronterò mai momenti in cui gli investimenti scelti, il portafoglio, un titolo, avranno prezzi più bassi rispetto al prezzo a cui li ho acquistati.
E’ vero però, che se capisco a che categoria appartengo posso prepararmi e riuscire ad affrontare al meglio fasi di mercato più difficili.
Sto leggendo un libro, suggerito da un mio caro amico, che tratta di psicologia di investimenti e strategie economiche raggruppando teorie di studiosi che hanno affrontato anche le grandi crisi mondiali.
L’economista Statunitense Benjamin Graham (1894 – 1976), citato anch’esso nel libro, ha sviluppato varie teorie e regole; le regole principali secondo lui erano:
- Non perdere denaro
- Non dimenticare la prima
Ora mi dirai <eh troppo facile….>
E in effetti è la stessa espressione che ho usato anche io (più o meno)…
Queste regole però, anche se potrebbero non dire nulla, devono farmi ricordare che a qualsiasi tipo di rendimento è associato un rischio, alto o basso che sia, e ad un rendimento elevato è normalmente associato un rischio altrettanto elevato.
Qui sotto ti metto un grafico che mi piace utilizzare per spiegare la ripercussione “psicologica” rispetto alle scelte di investimento!
Come puoi vedere dal grafico, quando ho un guadagno sono felice e contento, ma la felicità non aumenta in maniera proporzionale al continuo aumentare del guadagno.
Al contrario al realizzarsi di eventuali perdite, la frustrazione e la rassegnazione aumentano in maniera più che proporzionale (sempre fino a determinate soglie).
Questo mi sta ad indicare che se guadagnare 1.000 euro mi fa felice ma perderne 500 mi fa estremamente arrabbiare, probabilmente posso ridimensionare i miei obbiettivi e ricalibrarli su livelli che mi facciano affrontare queste tematiche in maniera più distesa.
Con questo potrei non aver chiarito a che categoria appartieni, ma sono certo che quando valuterai un investimento o un portafoglio nella totalità, potrà tornarti a mente il grafico visto sopra che ti aiuterà nella scelta degli investimenti.
E tu in che categoria ti riconosci?