Fondi e Sicav, cosa sono?

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di Mirko Tessari

Quando si pensa ad investire, poi nel concreto si devono avere gli strumenti per farlo.

Oltre alle singole azioni ed obbligazioni ci sono altri strumenti che semplicemente raggruppano insiemi di azioni ed obbligazioni.

I fondi comuni sono strumenti di investimento che vengono gestiti dalle Società di Gestione del Risparmio (sgr).

Le Sgr raggruppano i risparmi degli investitori e li gestiscono come unico patrimonio, diviso in quote.

Ogni investitore sarà quindi possessore di quote in numero corrispondente al capitale investito.

Le quote poi hanno una quotazione che varia ogni giorno e di conseguenza il valore del patrimonio investito sarà dato dal numero delle tue quote per il prezzo singolo della quota.

La stessa funzione viene svolta anche dalle Società di Investimento a Capitale Variabile (Sicav).

Nella Sicav non si detengono quote ma bensì azioni vere e proprie della società.

Dal punto di vista formale la differenza è netta ma nella pratica non varia la forma di investimento e svolgono la stessa attività.

Questo è anche il motivo per il quale, se hai degli investimenti in Sicav, ogni tanto ricevi delle comunicazioni dalle società che ti invitano a recarti, normalmente in Lussemburgo, per votare alle loro assemblee.

Che tu sottoscriva fondi o sicav, e che quindi tu sottoscriva quote o azioni, puoi scegliere di investire il tuo patrimonio nel mercato monetario, in obbligazioni, in azioni, nelle materie prime, nel mercato immobiliare.

Quindi al di là del “recipiente” per i tuoi investimenti che scegli, puoi destinare i tuoi investimenti nel settore che preferisci.

Non vuol dire quindi che se investimenti tramite una sicav, acquistando le azioni della stessa, investirai per forza nel mercato azionario.

Esistono poi fondi chiusi e fondi aperti.

I fondi aperti sono fondi che puoi sottoscrivere e rimborsare in ogni momento di vita dello strumento

I fondi chiusi invece sono normalmente sottoscrivibili in un determinato arco temporale e solitamente hanno dei vincoli di detenzione minimo di molti anni (di solito 8/10 anni).

Io personalmente non prendo in considerazione i fondi chiusi dal momento in cui sono poco liquidi e con vincoli troppo stringendi.

Inoltre in alternativa ai fondi chiusi ci sono strumenti molto più efficienti.

I vantaggi di queste forme di investimento sono:

  • Gestione del patrimonio da parte di professionisti
  • Diversificazione, dal momento in cui all’interno di ogni singolo fondo hai un insieme di titoli
  • Flessibilità perché puoi investire anche con solo poche decine di euro acquistando un universo di titoli incredibile
  • Sicurezza perché il patrimonio è giuridicamente separato quindi non attaccabile dai creditori delle Sgr o Sicav
  • Vigilanza e controlli da parte delle autorità (Consob e Banca d’Italia)
  • Disponibilità di informazioni in quanto posso andare a controllare e verificare l’andamento, i report e i documenti informativi
  • Costi ridotti se consideriamo di poter avere un gran numero di titoli all’interno anche per importi ridotti – acquistare o vendere singolarmente ogni titolo potrebbe gravare ancor di più sul patrimonio

Gli svantaggi li possiamo invece racchiudere tra questi punti:

  • Costi di gestione annuali talvolta anche molto onerosi
  • Costi di entrata o di uscita normalmente applicati da chi te li vende/propone
  • Fiscalità non efficiente in quanto sia la distribuzione di cedole che la vendita in plusvalenza dei fondi è trattata come redditi da capitale (non posso recuperare le minusvalenze accantonate)
  • Ritardo nella pubblicazione di aggiornamenti puntuali (normalmente pubblicano i report un trimestre in ritardo per evitare che la concorrenza copi “strategie”)
  • Quotazione dei prezzi non in tempo reale, vendi e acquisti con i prezzi che verranno valorizzati o il giorno dopo o dopo due giorni (si dice a T+1 o T+2)
  • Lo stile di gestione va monitorato perché è sempre e comunque in mano ad una persona/un team che può sbagliare
  • Più del 80% dei fondi attivi non batte il benchmark (ti parlerò più approfonditamente di questi argomenti più avanti)

Tra le caratteristiche, che non è né un vantaggio, né uno svantaggio, aggiungo che non c’è garanzia del capitale tantomeno di rendimento.

Ma aggiungo anche, su cosa c’è invece la garanzia?

Su nulla! Poi possiamo credere alla favole se vuoi ma è così.

I patrimoni che gestiscono le sgr e le sicav sono distinti dai loro bilanci e quindi non possono fallire (nella realtà non per le sicav visto che sottoscrivi azioni delle stesse ma anche queste non sono società che possono aver debiti e quindi non c’è il rischio di fallimento).

Una piattaforma molto utilizzata, gratuita e super partes per analizzare e trovare questi strumenti è Morningstar ->  https://www.morningstar.it/it/

A questo link trovi il motore di ricerca dove puoi impostare i parametri di ricerca -> https://www.morningstar.it/it/screener/fund.aspx#?filtersSelectedValue=%7B%7D&page=1&sortField=legalName&sortOrder=asc

Anche già solo inserendo il rating che assegna la piattaforma stessa, che va da 1 stella a 5 stelle (dove 5 stelle è il rating massimo) e la categoria di investimento scegliendo tra azionario Europa, America, obbligazionario, ecc ecc  hai un discreto criterio per trovare i fondi che hanno performato meglio nell’ultimo periodo.

Questo è un primo approccio abbastanza semplicistico in quanto poi si devono valutare le commissioni di gestione, lo stile di gestione ed altre caratteristiche più specifiche.

Devi considerare anche che esistono varie “classi” all’interno dello stesso fondo, che si distinguono una dall’altra da caratteristiche come la valuta di denominazione (euro, dollaro, yen, ecc) oppure se il rischio di cambio è coperto o non coperto, oppure se distribuisce i proventi o se li accumulo, oppure ancora il costo di gestione.

Sicuramente iniziare a destreggiarsi all’interno di questa piattaforma può darti un grande vantaggio nel momento in cui il tuo consulente o la tua banca ti propone un fondo e vuoi capire di cosa si tratta.

Ricorda sempre anche che maggiori costi non vuol dire migliori performance, anzi!

Il più delle volte maggiori costi vuol dire minor performance per te.

Verifica quindi tutti questi punti, i costi che ti applica il tuo intermendiario all’ingresso o in uscita da questi strumenti (costi che abbattono le performance appunto) e in ultima il conflitto di interesse che ha nel proporti uno strumento piuttosto che un altro.