Quanti di noi vorrebbero vincere alla lotteria?
Quanti di noi invece acquistano biglietti della lotteria?
Con queste due domande possiamo sviluppare una enorme quantità di argomenti che vediamo subito qui sotto.
Partiamo con la prima.
Direi che quasi tutti noi, di qualsiasi ceto sociale, desidererebbe vincere alla lotteria.
Sarebbero soldi in più, piovuti dal cielo, che potrebbero farci togliere qualche sfizio in più senza sensi di colpa.
Ma qual è la probabilità di vincere alla lotteria? Perché magari né io né te giochiamo alla lotteria, non compriamo biglietti della fortuna, non giochiamo alle slot machine, ma sicuramente qualcuno che conosciamo lo fa.
I dati lo dimostrano e negli anni chi gioca, o meglio i soldi spesi in gioco, continuano ad aumentare.
E normalmente si può scorgere una certa correlazione tra l’aumento del gioco nei periodi di crisi economica.
Vediamo le probabilità di vincere prendendo un gioco a caso dove tra le ricerche sul web ho notato essere uno dei più venduti, Il Miliardario.
Serve commentare?
La rilevazione del 2019 ci dice che, considerando la popolazione di maggiorenni in Italia, la spesa media annua è di 348 euro pro capite.
Essendo una media viene considerato chi non gioca e chi invece magari spende anche 1.000 euro al mese.
Proviamo a fare una stima e, considerando che chi gioca assiduamente arriva a spendere anche (parlo di cifre medie) 150 euro al mese in gratta e vinci, potremmo tranquillamente dire che chi lo fa non governa in nessun modo il calcolo statistico e il calcolo delle probabilità.
Ora non voglio parlare di quel famoso detto popolare che racconta che chi fuma, se non spendesse i soldi in sigarette, potrebbe comprarsi una Ferrari, altrimenti se te non fossi fumatore vorrei vedere la tua “rossa” fiammante, ma è evidente che c’è un errore di percezione.
Se semplicemente si investisse la stessa cifra di 150 al mese nel mercato azionario, anche solo per 20 anni, con un ritorno medio del 7% che è stato all’incirca il rendimento degli ultimi 200 anni (e ti parlo di rendimento reale al netto dell’inflazione) la cifra finale sarebbe degna di nota.
Sarebbero stati investiti (o spesi se fossero stati acquistati gratta e vinci) 36.000 euro che potenzialmente sarebbero diventati, o diventeranno dopo 20 anni, 78.500 euro circa.
Ora passiamo anche all’effetto delle vincite nel caso fortunato succedesse.
Secondo uno studio del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) datato 2017 dimostra come l’87% dei fortunati vincitori ritorna povero entro 24 mesi.
Praticamente chi ha la fortuna di vincere, nonostante le statistiche non gli siano a favore, ha il rischio di tornare ad essere ancora più povero di prima in meno di due anni.
Anche qui abbiamo un errore di percezione, come nel caso del calcolo delle probabilità.
Perché gli studi dimostrano come il denaro creato dal lavoro e dai sacrifici, sia percepito diversamente da quello “piovuto dal cielo”.
Cambia la percezione del rischio. La stessa percezione distorta che hanno le persone che non investirebbero mai i loro soldi, tantomeno nei mercati azionari, ma spendono centinaia di euro al mese in cene, gratta e vinci, automobili costose e lo valutano come normale e necessario.
Lo sforzo per raggiungere una vincita fortunata è inferiore alle ore passate al lavoro e per questo motivo l’inclinazione a sperperare il denaro è molto più accentuata.
Va aggiunto anche il fattore dell’ottimismo irrealistico, un bias cognitivo che coglie non solo investitori ma anche persone nei comportamenti quotidiani.
Si può arrivare a credere, dopo una vincita fortunata (ma succede anche negli investimenti dopo aver imbroccato un titolo che ha guadagnato), di credersi invincibili, baciati dalla fortuna, di un livello superiore rispetto alla massa.
Purtroppo si fa fatica nel fare autoesami di sé stessi e ci si dimentica in fretta di ciò che eravamo il giorno prima o gli anni prima, oltre al fatto che si fa fatica a considerare come nella vita ci siano numerosi eventi “giocati dal caso” (questo tema lo approfondirò molto più approfonditamente più avanti).
Concludendo dovremmo cercare di rimanere il più possibile razionali, soprattutto quando parliamo di denaro, soldi e risparmio.
Il patrimonio si costruisce lavorando, risparmiando ed investendo.
E proprio con questo ordine.
Tutti gli altri fattori che possono accadere e che potrebbero accrescere il patrimonio vanno considerati come fortuiti e non ripetibili, soprattutto in quanto non dipendenti dalle nostre capacità.
Una eredità non è ripetibile, un lascito non è ripetibile, una vincita, un premio, non sono ripetibili.
E se dovessimo vincere alla lotteria sarebbe intelligente farsi aiutare da qualcuno nel gestire la somma in modo da non tornare ad essere più poveri di prima in meno di due anni.
PS: avevo parlato anche di un metodo per incassare un biglietto della lotteria nel caso avessi acquistato il biglietto vincente, in questo articolo.