Si sente parlare di indici di borsa, in rialzo e in ribasso che sia.
Ma cosa sono gli indici di borsa?
Cosa rappresentano?
Quali sono i principali?
Partiamo con ordine.
Gli indici di borsa rappresentano un insieme di titoli che vengono raggruppati insieme.
L’andamento della quotazione di un indice di borsa quindi è frutto della media dei titoli che lo compongono.
È naturale che la media non è una media aritmetica ma è una media ponderata.
Ciò vuol dire che, in base ai titoli che compongono l’indice, l’andamento di ogni uno influisce sull’indice in base alla capitalizzazione che ha lo stesso.
Ad esempio ti riporto la composizione al 31/12/2020 dell’indice MSCI World, cioè l’indice di borsa dei 23 paesi sviluppati del mondo
Come vedi Apple compone il 4.42% dell’indice mondiale, quindi una eventuale performance del titolo Apple di un +10% o un -10%, ad esempio, influirà sull’indice per lo 0.442%.
Questo è il caso degli indici che vengono valutati con il sistema Value Weighted e sono i più comuni, cioè ogni azione ha un peso e una rilevanza in base alla capitalizzazione della società.
Altre tipologie di definizione degli indici possono essere con il sistema Equally Weighted, cioè all’interno dell’indice ogni componente ha lo stesso peso senza considerare la capitalizzazione di borsa, e Price Weighted dove ogni titolo ha un peso diverso in base al prezzo dell’azione.
I più rappresentativi e più utilizzati, come ho già scritto sopra, sono gli indici Value Weighted in quanto rappresentano fedelmente la capitalizzazione di borsa delle azioni che compongono il mercato.
I principali indici nel mondo:
ITALIA
- FTSE All-Share che è composto dall’insieme degli indici:
- FTSE Mib che è il principale e raggruppa le società a maggiore capitalizzazione sulla Borsa Italiana
- FTSE Mid-Cap composto dalle prime 60 società per capitalizzazione che non compongono in FTSE Mib
- FTSE Small-Cap composto dalle società a bassa capitalizzazione
EUROPA
- FTSE100 composto dalle 100 principali società quotate a Londra
- IBEX35 che raggruppa i 35 titoli azionari più liquidi e ad alta capitalizzazione quotati sul mercato spagnolo
- DAX30 per i 30 maggiori titoli per capitalizzazione quotati a Francoforte
- CAC40 con i 40 titoli maggiori per capitalizzazione quotati sulla borsa Euronext (Francia)
USA
- S&P500 è il più importante indice di riferimento per l’azionario Americano e raggruppa le principali 500 grandi aziende contrattate al NYSE, AMEX e NASDAQ (questi sono mercati e non indici anche se per il NASDAQ si indica sia come indice che per mercato)
- NASDAQ è l’indice dei titoli tecnologici della Borsa Americana
- DOW JONES che comprende i 30 titoli azionari principali quotati sul mercato Americano
ASIA
- NIKKEI 225 contiene i titoli delle maggiori 225 aziende quotate alla Borsa di Tokyo
- HANG SENG rappresenta le principali 50 società quotate sulla Borsa di Hong Kong
- SSE COMPOSITE comprende tutte le azioni che vengono scambiate sulla Borsa di Shangai
MONDO
- MSCI WORLD INDEX comprende i titoli di 23 paesi sviluppati escludendo i titoli dei paesi di frontiera o emergenti
- MSCI ACWI INDEX invece comprende i 23 paesi sviluppati più 27 mercati di paesi emergenti
Dopo averti messo tra gli ultimi indici i principali riferiti al mondo globale, ti metto in evidenza come è composto a livello geografico.
Perché ho voluto fornirti queste informazioni?
Perché vorrei farti notare come l’Italia componga una parte veramente piccola degli indici mondiali (circa 1%).
Ricorda quindi che avvenimenti che caratterizzano la nostra borsa non sempre influenzano ciò che succede nel resto del mondo.
Se vuoi veramente diversificare quindi devi dare il giusto peso al nostro mercato domestico.
Inoltre ricorda che i titoli inseriti negli indici possono essere modificati, ciò vuol dire che se oggi i primi titoli che compongono l’indice mondiale sono rappresentati dalle principali aziende tecnologiche come Apple, Amazon, Microsoft, Tesla, ecc non è detto che anni fa questi fossero i principali titoli del mercato.
Guarda come era composto l’etf su MSCI World index al 31/12/2007.
I principali settori dominanti erano gli industriali ed energetici, titoli che oggi hanno perso molto peso nelle attuali quote di mercato.
Quindi non innamorarti troppo delle tue scelte o di quello che senti dai mass media, un’ azienda che oggi domina il mercato non è detto che sarà così anche tra 10/20/30 anni.
Seguendo invece gli indici, si riduce in maniera importante il rischio di stock picking (la scelta del singolo titolo) e si possono probabilmente affrontare i cambiamenti economici e ciclici con più serenità.