Qualche tempo fa avevo scritto “Trend is my friend”.
Continuo a insistere che il senso di questo detto deve essere inteso come la presa di consapevolezza di quello che è la necessità, attuale e futura, della società e seguirla.
Non vuol dire seguire le mode allo scopo di conformarsi.
Non intendo nemmeno di adeguarsi all’effetto gregge nel comprare tutti quanti Tesla e Bitcoin sui massimi (che magari i massimi di oggi potrebbero essere minimi tra 10 anni chi lo sa).
Quello che posso dire per certo è che, vuoi per il cambio generazionale, vuoi per una più facile fruizione di informazioni per mezzo di internet e varie fonti, le nostre esigenze cambiano.
Ti basti pensare a come sono cambiati i tempi senza nemmeno andare troppo indietro con i tempi.
Guarda qui quanto tempo ci hanno messo le tecnologie a diffondersi, partendo da 75 anni per il telefono ad arrivare in tutte le case fino a19 giorni per avere 50 milioni di utenti per l’applicazione di Pokemon Go!
I tempi di cambiamento si sono evoluti.
Quello che una volta richiedeva tre quarti di secolo oggi può accadere in meno di un mese.
Poi potresti dire che abbiamo sempre fatto così e che va bene così.
O potresti dire che è difficile, sbagliato o tutto quello che vuoi.
Io rispetto le tue opinioni e decisioni ma questo è e non puoi mettere la testa nella sabbia.
I trend che dominano i giorni nostri sono legati alla tecnologia ma non solo.
Un tema molto sentito e percepito è legato anche al pianeta e ciò che può migliorare anche il nostro benessere.
Un grande impegno di risorse ed energie vengono impiegate nella ricerca di modi per ridurre l’inquinamento, il miglior riciclo di materiali esausti, l’ottimizzazione della catena produttiva dei beni.
Un tema che mi tocca molto da vicino come sportivo è l’alimentazione.
Mi alimento come uno sportivo, e mi alleno come uno sportivo.
Per me lo sport è quasi come un lavoro, nel senso che non ci sono i giorni in cui se non ne ho voglia resto sul divano.
Un impegno è un impegno e per me il senso del dovere è imprescindibile.
Oltre l’allenamento, l’alimentazione va a completare la sfera che per me si chiama benessere.
Ora non mi soffermo sui vari tipi di alimentazione ma ce ne sono veramente tanti.
La dieta mediterranea, la paleodieta, la ketogenica, flexible diet, la IIFYM diet, la dieta vegetariana, vegana, ecc.
Io sono per la dieta sostenibile in generale e non voglio fare il finto buonista dicendo questo.
Ognuno è libero di seguire la dieta che preferisce ma un dato di fatto è che lo sfruttamento intensivo degli allevamenti, l’utilizzo spasmodico di prodotti chimici ed altre cose dannose per l’ambiente, sono argomenti molto più sensibili a chi segue la filosofia vegana.
Normalmente ciò che spinge una persona a diventare vegana, oltre al tema del benessere dichiarato da molti studi che dichiarano come la carne possa provocare gravi malattie (non entro nel merito perché ripeto che ognuno è libero di approfondire e seguire il proprio pensiero) lo fa anche per un tema etico.
L’etica, come nel mappamondo e nella politica dove andando verso destra ad un certo punto spunterai a sinistra, impatta anche chi non è vegano ma si sente toccato da temi attuali e che dominano l’informazione pubblica.
Trovo interessante riuscire ad applicare le volontà sociali e i desideri di ogni investitore trovandone il riflesso personale anche nella propria allocazione dei risparmi.
Sarebbe un pò come dire che sei profondamente contrario all’uso delle armi ma acquisti le azioni della Smith & Wesson perché distribuisce un discreto dividendo (che poi parliamone ma è un esempio).
Sarebbe un controsenso, non credi?
Ed ecco qui che ti parlo di uno strumento finanziario, un ETF vegano.
Questo etf è quotato solo sul mercato americano quindi non è conforme con la nostra regolamentazione europea.
Questo non vuol dire che sia fuori legge, vuol solo dire che se decidessi di acquistarlo diventa un po’ meno semplice la gestione della tassazione.
Il codice ISIN è US26922A2978 ed il Ticker di borsa è VEGN.
I dati che restituisce questo strumento, al di là del rendimento sono molto interessanti:
al 30/06/2020
VEGAN | S&P500 index | |
Gas a effetto serra (Tonnellate per milione di dollari di entrate) |
37.43 |
164.97 |
Produzione di rifiuti (Tonnellate per milione di dollari di entrate) |
5.04 |
129.67 |
Utilizzo di acqua dolce (Migliaia di metri cubi per milione di dollari di entrate) |
0.33 |
5.11 |
Giusto per non tralasciare alcune informazioni e lasciar spazio a possibili illazioni dove si potrebbe pensare “si, bello! Ma quanto ha reso?” ecco qui alcuni dati.
In America questo strumento, partito a settembre 2019, raccoglie oltre 34 milioni di dollari e ha portato un rendimento del 27% annualizzato.
Ora però ti voglio analizzare brevemente uno strumento simile, disponibile per gli investitori europei e UCITS compliant (quindi dal punto di vista fiscale più semplice come gestione).
Rize Sustainable Future of Food UCITS ETF
- ISIN: IE00BLRPQH31
- Tipologia strumento finanziario: Etf
- Settore: Azionario ambiente
- Costo gestione annuale: 0.45%
- Politica sui dividendi: accumulazione
- Valuta investimento: portafoglio dollari – valorizzazione in euro
- Rischio di cambio: si
- Volatilità a un anno: 26.92% (stimata in quanto è partito ad agosto 2020)
- Performance da tre mesi: 6.44% (sempre perché è partito ad agosto 2020)
- Prospetto informativo: Clicca qui
Questo strumento è molto recente quindi sicuramente potrebbe presentare maggiori rischi di liquidità, dovuti anche al fatto che al momento ha masse in gestione per soli 13 milioni.
Al netto di questi dati, questa soluzione investe replicando un paniere di titoli dell’industria dell’alimentazione tenendo in considerazione fattori ambientali, sociali e di governarce (ricordi quando ti parlavo dei criteri ESG?)
I temi sottostanti che governano le scelte dei pesi e titoli che vengono inseriti sono queste:
- packaging sostenibile 25.7%
- Ingredienti, aromi e profumi 21.2%
- Alimenti vegani e cibo biologico 19.7%
- Tecnologia della catena di fornitura 7.1%
- Agricoltura di precisione 7.1%
- Scienza dell’agricoltura 6.3%
- Tecnologia idrica 4.1%
Personalmente tutti questi temi mi stanno a cuore e vorrei che aumentassero nel linguaggio quotidiano di tutti.
Sia in temi di investimenti, sia nella vita di tutti i giorni.
La finanza non è distante dalla vita reale, tantomeno la vita reale è così distante dalla finanza.
Siamo fatti di contaminazioni, cerchiamo di farci influenzare da contaminazioni positive ed utili.
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