Nasci, cresci, lavori, invecchi, muori.
Fine della vita che si spera duri più anni possibili e sia più felice possibile.
Lo scopo di tanti è di riuscire ad arrivare alla fase in cui si smette di lavorare più distante possibile dalla morte.
Mi spiego meglio.
Considerando l’età pensionabile attuale intorno ai 65/67 anni e l’aspettativa di vita media , la matematica ci dice che rimangono circa 20 anni da vivere trascorrendo le nostre giornate non scandite dalla campanella del nostro posto di lavoro.
Considerando poi che l’età pensionabile continua ad allontanarsi (ma anche il progresso medico avanza e potrebbe aumentare l’aspettativa di vita) il conflitto interno di ognuno di noi ci porta a far di tutto per provare a smettere di lavorare prima possibile.
Come fare a vivere di rendita ed essere liberi finanziariamente?
Non lascio spazio a favole e racconti da quattro soldi che ti raccontano come con un fagiolo ed un bottone potrai essere più ricco di Abramovich (imprenditore russo molto chiacchierato)
Questo è il suo Yacht da 800 milioni di euro
Non esistono rendite passive (ma ci tornerò anche su questo argomento più avanti).
L’unico modo per arrivare ad una indipendenza e libertà finanziaria è lavorare, risparmiare, proteggersi e investire.
Come vedi l’ordine che uso non è casuale.
Non avere un lavoro o spendere tutto ciò che si guadagna, difficilmente ci garantirà una libertà finanziaria.
Investire correttamente il nostro patrimonio rimanendo esposti a rischi professionali o demografici difficilmente ci darà la serenità di vivere finanziariamente agiati.
Oppure investire in stile “o la va o la spacca”, altrettanto non ci aiuterà a raggiungere obiettivi concreti.
Ti voglio citare questo telefilm, uno dei miei preferiti.
La sitcom è figlia della mia epoca, lanciata infatti nel 1994 quando avevo poco meno di 10 anni, e sono state registrate 10 stagioni, fino al 2004.
Una delle attrici oggi ancora molto famose è Jannifer Aniston.
Giusto per darti una idea di rendita che ha generato questo lavoro agli attori, ti basti pensare che per la prima stagione hanno incassato circa 22.500 dollari a puntata.
Per la seconda stagione 40.000 dollari ad episodio fino ad arrivare a 750.000 dollari a puntata nella settima ed ottava stagione.
L’interesse generato dalla sitcom e l’apprezzamento ricevuto degli attori ha portato il cachet degli attori ad un milione di dollari a puntata per le ultime stagioni.
Cosa c’entra questo con la rendita?
Ora arriva il bello.
Ad oggi, a distanza di 17 anni dalla registrazione della serie televisiva, gli attori incassano circa 20 milioni cadauno a titolo di diritti d’autore.
Questa è una vera rendita!
Tralasciando l’invidia e la gelosia che potrebbe nascere nel leggere queste cifre astronomiche devi considerare che, nonostante queste cifre, alcuni attori non riescono comunque ad avere una vita serena finanziariamente.
Quante volte leggiamo di personaggi “importanti” con capitali enormi che in punto in bianco si trovano alla carità.
La gestione del patrimonio, seguendo quanto ti ho indicato prima, passa dalla creazione di entrate, risparmio, protezione e poi investimento.
Se quindi non abbiamo la possibilità di arrivare all’età pensionabile con un patrimonio di 100 milioni o entrate sicure annue di 20 milioni, il ragionamento da seguire è di cercare di minimizzare gli errori.
Per capire se il capitale che accumuliamo in età lavorativa possa generare una rendita dobbiamo prima di tutto capire quanta rendita da questo vorremo e quindi capitale ci servirà.
Se quindi volessi avere una rendita annua di 30.000 euro dovrò raggiungere un capitale di almeno un milione di euro che possa darmi una resa di circa il 3% all’anno (sto ipotizzando).
Per arrivare ad un milione di euro dovrà accantonare mediamente 500 euro al mese per 40 anni sfruttando il rendimento dei mercati finanziari e l’interesse composto.
Se non è questo il calcolo che vuoi seguire ci sono tutte le altre combinazioni matematiche, minor tempo più capitale, maggior tempo e meno capitale, ma da li non ci si scappa.
La rendita derivante da strumenti finanziari è “teorica”.
Come però tutto il resto.
Di solito si è spinti a pensare che la rendita derivante da immobili in affitto sia certa, sei veramente sicuro che sia così?
Affitti non pagati, spese impreviste di manutenzione ordinaria o straordinaria, deterioramenti dell’immobile e svalutazione, tasse e altri possibili imprevisti.
Non voglio dire che non sia possibile avere anche immobili all’interno del patrimonio ma anche questo va considerando in perimetro più allargamento, ragionando bene su quanto ogni asset abbia pregi e difetti.
Quindi per avere una rendita, l’unico modo è costruire un patrimonio, frutto di lavoro, risparmio, sacrificio e decisioni corrette (proteggersi, investire, ecc) al fine di arrivare al momento della vita che si era prefissati come obiettivo e trasformarlo in rendita.
Questo riguarda ovviamente “solo” tutto ciò che gravita intorno al patrimonio mobiliare.
Esistono anche altre rendite, come ti avevo accennato sopra parlandoti della sitcom Friends, derivanti da brevetti, marchi, diritti d’autore, ma non mi competono e sinceramente posso fare poco per aiutarti in questo ambito.