Alcune volte vediamo a fianco a rendimenti e grafici indicato un rendimento con la descrizione “rendimento calcolato con il metodo rolling”.
Oggi voglio spiegarti cosa significa questo termine.
Quando selezioni un investimento normalmente vai a vedere come si è comportato in passato.
Considera che è il metodo che utilizzano tutti, si chiaro, ma ha dei limiti.
Ti avevo già parlato del problema dei rendimenti del CAGR, che rimane un ottimo metodo per visualizzare l’andamento passato ma necessita di approfondimenti.
Rimane però il fatto che i rendimenti espressi normalmente sono YTD (che sta per year to date) oppure nell’ultimo anno, ultimi 3 anni, ultimi 5 anni, e così via.
Questo presupporrebbe che anche tu dovresti aver investito il 1 gennaio del determinato anno e tenuto l’investimento invariato per il periodo considerato.
In solo questo modo avresti ottenuto lo stesso rendimento indicato, selezionando invece date di entrata o uscita diverse potresti incontrare differenze di rendimento anche molto divergenti.
L’analisi del rendimento rolling ci permette di ridurre questo rischio di errore.
Tramite l’analisi del rendimento rolling prenderemo quindi in considerazione la media di una serie di rendimenti su un determinato arco temporale.
Se vogliamo, ad esempio, investire in un determinato strumento finanziario e stimare il rendimento che potrei avere nei prossimi 5 anni, posso testare come si è comportato negli ultimi 20 anni e quindi come si sarebbe comportato quello strumento nello stesso periodo di investimento ipotizzato.
Quindi vorrei stimare come si sarebbe comportato un mio ipotetico investimento con orizzonte di 5 anni negli ultimi 20 anni, cioè tutti gli intervalli di rendimento che avrei avuto su tutte le possibili combinazioni di tempo di durata di 5 anni all’interno dell’intervallo di durata di 20 anni.
Stabilendo quindi delle date per il periodo di 20 anni da analizzare, ipotizziamo di considerare la data che va dal 01/01/2000 al 01/01/2020 e si va a calcolare il rendimento che ha avuto lo strumento finanziario nel periodo di 5 anni cioè dal 01/01/2000 al 01/01/2005, poi lo si fa dal 02/01/2000 al 02/01/2005, poi ancora dal 03/01/2000 al 03/01/2005, e così via.
La media di queste migliaia di risultati, ti indicherà il rendimento rolling a 5 anni dello strumento finanziario analizzato, con rolling giornaliero su un intervallo di tempo di 20 anni.
Considera che da queste serie di dati non ti uscirà un rendimento univoco ma una media appunto. E potrai quindi osservare tramite tutti i dati che saranno usciti, i rendimenti migliori, i peggiori, e quindi l’escursione massima raggiunta e l’escursione minima.
Avrai quindi l’idea chiara di quante volte il rendimento sarà stato positivo, negativo o magari confrontarlo con un benchmark.
Anche questo metodo di calcolo dei rendimenti presenta alcuni limiti.
Ad esempio, se il periodo preso in considerazione non fosse abbastanza ampio e/o venisse preso ad analisi un intervallo di tempo con mercati in costante crescita o costante decrescita, la linea dei rendimenti ne verrà influenzata allo stesso modo.
Ti lascio un esempio di rendimenti semplici e rendimenti rolling così da poter fare le giuste considerazioni.
Ho preso come esempio, a mio avviso più rappresentativo, l’etf sull’indice che rappresenta l’azionario mondiale dei mercati sviluppati ed emergenti
Guarda l’analisi seguente:
ETF: iShares MSCI ACWI ETF (ACWI)
Questi sono i risultati di rendimento che ha avuto nei periodi considerati dal 2009 a giugno 2021.
Trovi il rendimento avuto in un mese, tre mesi, ecc ecc.
Qui di seguito ti metto anche i drawdown storici registrati.
Ed infine i rendimenti rolling.
Come vedi, già su periodi rolling dai 3 anni in su, non ci sono stati risultati negativi.
Naturalmente questo riguarda il passato e non offre garanzia per i rendimenti futuri, ma a mio avviso permette di avere un grande intervallo di confidenza dove potersi muovere tenendo a mente l’incertezza che governa i mercati finanziari.
Fonte dei grafici e tabelle utilizzati: Lazyportfolioetf.com